Torino-Lione: il “no” dei sindaci di Torino e Grenoble

Gli azzardi dei calendari, a volte …
Dopo la visita di Louis Besson, padre del grande progetto ferroviario Lione/Torino, al municipio di Torino, e lo stesso giorno in cui si teneva a Lione il comitato Stato/ Regione sullo stato di avanzamento di questo dossier, la capitale del Piemonte
ha ricevuto ieri un nuovo visitatore.
Il sindaco ambientalista di Grenoble, Eric Piolle, accompagnato dal suo vice consigliere, Pierre Mériaux è stato ricevuto dal nuovo giovane sindaco, Chiara Appendino. Se i due sindaci hanno in comune il fatto di aver sorpreso, con la loro rispettiva elezione a sindaco nelle due città vincendo contro partiti ben consolidati, condividono anche l’opposizione alla Torino/Lione. Ricordiamo che pochi mesi il Comune di Grenoble ha preso la decisione senza precedenti per rompere il Protocollo che legava il progetto alla città e anche la promessa della ex maggioranza socialista per 60 milioni di euro. E conosciamo le posizioni del “Movimento 5 stelle” di Beppe Grillo cui appartiene Chiara Appendino.

Non c’è dubbio, quindi, che l’incontro franco-italiano di ieri fosse scontato. E questo era il caso.

I dati mostrano che quest’opera non è utile

“Anche se la città di Torino non è coinvolta nel finanziamento a questo progetto in quanto si basa sullo Stato italiano, ha spiegato ieri Éric Piolle, condividiamo la stessa visione su questo progetto  aberrante e inutile. E’ il momento di creare collegamenti tra gli  eletti delle parti che si oppongono. Chiara Appendino ha anche detto che era felice di accogliere per la prima volta un sindaco
che si oppone al progetto. ”

Poi, il sindaco italiano ha insistito sul fatto che la sua opposizione “non è non ideologica, ma pragmatica “, aggiungendo:”Abbiamo analizzato i dati e mostrano che quest’opera  non è utile. Se il progetto si realizzerà, ci sarà un utilizzo di risorse pubbliche non razionale. Se avessi il potere di decidere su  questa materia, utilizzarei questo denaro per altre misure più essenziali, più urgenti.”

Chiara Appendino dunque lei è una NoTav? “Ho personalmente preso
parte a diversi incontri e manifestazioni contro il progetto ma cerco sempre di incoraggiare la discussione, e vorrei che se ne potesse parlare senza cadere in trappole ideologiche. Come sindaco, ho dichiarato che non ho avuto il potere di bloccare il Tav, ma allo stesso tempo, penso che sia importante per i cittadini
che si discuta di questo in Italia.” Idee, progetti di colloqui congiunti hanno germogliato ieri nel comune di Torino.

liberamente tradotto da http://www.ledauphine.com/politique/2016/09/09/le-non-des-maires-de-turin-et-de-grenoble