Venaus - passeggiata non competitiva PASSEGGIATA NON COMPETITIVA LIBERA A TUTTI
ore 14.00: ritrovo al presidio NO TAV di Venaus
ore 15.00: partenza della passeggiata non competitiva sulla distanza di 5 km.
iscrizione 5 € , all’arrivo assegnazione di alcuni omaggi “NO TAV” a sorpresa
ore 15.01: partenza della camminata “breve” sulla distanza di 2,5 km.
iscrizione 3 € con oggetto ricordo “NO TAV” per tutti i partecipanti
Alla conclusione della passeggiata té e panettone per tutti i presenti
per informazioni e-mail: atletinotav@interfree.it tel: 347-5031826
Capo Indiano Apache Mescalero, ambasciatore della cultura dei nativi americani portatore di un messaggio di pace, di fratellanza, di difesa della madre terra e di armonia con l'universo.
DANNY MANY HORSES alle ore 15 eseguirà un breve concerto di flauto e reciterà la PREGHIERA AL GRANDE SPIRITO, in sintonia con le preghiere dei Popoli della Terra.
Dalle riserve degli Stati Uniti, potremo ammirare un Indiano Apache. I più fieri tra i Nativi Americani. Loro che avrebbero un passato di atrocità da raccontarci, porteranno Messaggi di Pace, speranza e la grande spiritualità di coloro che vivono a contatto con la Natura e sentono ancora battere il cuore della Madre Terra.
L'avvincente musica di Danny, che attraverso il suo flauto farà rivivere l'eco del vento, l'ululato del lupo e il richiamo delle praterie, lassù sugli Altipiani d'America.
DOMENICA 13 MAGGIO 2007
dalle ore 16.00 alle ore 18.00
DALLA PECORA.....AL FELTRO
per adulti e piccini
Le lane locali: da materia prima preziosa a rifiuto difficile da smaltire!
Cosa signifìica essere pastori oggi: difficoltà e guai!
Realizziamo una pezza di feltro con le lane locali: con acqua e sapone la lana si trasforma magicamente da soffice e vaporosa a compatta e resistente.
In collaborazione con il laboratorio "la tineola" di Rorà, Val Pellice.
Il laboratorio si compone di una parte più teorica di spiegazione delle lane locali e di una parte pretica di sperimentazione dell'infeltrimento con acqua e sapone.
E' adatto a bambini e adulti.
non richiede una particolare manualità.
prima del dibattito alle ore 19,30 cena in autogestione
Nel 1307 si concludeva sulle montagne biellesi l'ultima battaglia di Dolcino
e degli "Apostolici" contro la crociata feudale. Questa battaglia resta nella storia come segno e memoria di un lungo conflitto.
La lotta dei ribelli contadini ed eretici riemerge nei movimenti giacobini del 1796-99, nelle lotte democratiche del 1848, accompagna la formazione di gruppi operai di indirizzo anarchico e socialista a fine '800, nei nomi e nei luoghi dolciniani nella Resistenza e nelle lotte operaie degli anni '60.
Nel lungo cammino delle rivolte popolari l'epica lotta antifeudale ed egualitaria degli insorti dolciniani si dipana sul filo della memoria e del tempo.
Nel 2007 nei nostri territori si lotta contro il TAV, contro i tir, contro le emissioni dannose e contro tutte le nocività, una comunità che si fa comunità in lotta.
Una lotta che dura da tanti anni, una lotta popolare senza un capo e contro il concetto di capo, fatta per sé e per tutti, per la riappropriazione della terra, della socialità, del futuro contro i potenti.
Un percorso di eguaglianza e libertà costruito giorno dopo giorno nelle assemblee popolari, nei comitati e dietro le barricate.
Roberto Prato, storico, tra i tanti che nel lontano 1974 riportò sul monte Rubello una pietra - una croce catara in ricordo di Dolcino e della rivolta degli apostolici - che sostituì l'obelisco distrutto a cannonate negli anni '20 dai fascisti.
Per ricordare e per continuare a lottare... più di prima
Venaus - riunione donne NoTav Nel Movimento NO TAV le donne sono tante e hanno fatto molto.
Donne di tutte le età, dalle bambine alle nonne, di tutte le estrazioni sociali e culturali, di vari orientamenti politici. Donne che lavorano tutte, chi in casa e chi anche fuori casa, e anche ai Presidi dove rappresentano il lievito e il sale della lotta.
Una richezza enorme che vogliamo valorizzare.
Siamo tante ma spesso emergiamo poco, abbiamo idee ma a volte non le esprimiamo.
Per questo abbiamo pensato di proporre uno spazio, un luogo dove confrontare il nostro pensiero, le nostre esperienze, i nostri progetti, maturati in questo comune percorso di lotta contro il TAV che ci vede protagoniste.
Un incontro che non separa ma che, valorizzando le donne e la loro intelligenza e passione, non può che rafforzare il Movimento e mettere in circolo nuove energie.
Siamo tutte convocate
SABATO 16 GIUGNO 2007
alle ore 15
al PRESIDIO DI VENAUS
Venaus - Decrescita e notav Il Prof. MAURIZIO PALLANTE
Fondatore del Movimento per la Decrescita Felice,
consulente del ministero dell’ambiente,
esperto in politica energetica e tecnologie ambientali
Conduce la serata dal titolo:
DECRESCITA E NO TAV
Cosa significa Decrescita Felice e per quali ragioni solo uscendo dal paradigma della crescita e dello sviluppo è possibile costruire una società a misura d’uomo che si rapporti in maniera armonica con l’ambiente
Come iniziare fin da subito a praticare la Decrescita Felice partendo dal nostro quotidiano e scoprire che l’aumento del PIL non corrisponde affatto ad un aumento del benessere e della qualità di vita dei cittadini
Quali e quante consonanze ci sono fra il pensiero della Decrescita e la Lotta contro il TAV portata avanti in Valle di Susa?
Organizzano la serata:
Comitato NO TAV Val Cenischia - Comitato NO TAV Mompantero Susa
- Comitato NO TAV Giaglione - Comitato NO TAV Meana
Venaus - Ottavo Campeggio NoTav Dal 23 al 29 luglio si terrà l’ottava edizione del campeggio no tav. Sono passati 8 anni dalla prima edizione, anni in cui il movimento no tav è cresciuto anno per anno, portando con se un’iniziativa di movimento che anno dopo anno ha riflesso i passi del movimento. Anche quest’anno si terrà a Venaus, sui prati della Libera Repubblica, intorno al presidio permanente simbolo della liberazione dell’8 dicembre. Saranno numerose le iniziative musicali, gli spettacoli teatrali, i dibattiti e le assemblee, accompagnate dalle mostre, dalle cene e dal bar in funzione. Vorremmo fare si' che i giorni del campeggio divenissero tempi di divertimento e di socialità che immancabilmente ci riconsegneranno quello spirito di solidarietà e lotta che vivemmo nei giorni di presidio. Vorremmo però anche far divenire il campeggio come un momento di riflessione sul movimento, analizzando l’attualità e progettando il futuro, avendo lì, sotto gli occhi i prati che abbiamo liberato. Riflettere per comprendere la situazione attuale, confusa, difficile, con una strisciante voglia da parte del governo di entrare nel movimento attraverso i suoi giornali e suoi politici per depotenziarci, dividerci e vincerci. Progettare il futuro del movimento, attrezzandoci ai tentativi della lobby del tav di fare passi per l’opera; sarà proprio a ridosso dell’inizio del campeggio che il governo presenterà la richiesta alla UE per il finanziamento di una sua parte. Avremo momenti di incontro utili a questo e fin da subito iniziamo a invitare il popolo no tav all’assemblea popolare che si terrà martedì 24, dalle 21 nell’area dibattiti. Durante il campeggio andremo a rendere omaggio ad alcun luoghi simbolo della resistenza partigiana in Valle di Susa, percorrendo i sentieri partigiani e visitando il luogo in cui i partigiani giurarono in armi per la lotta di liberazione, alla Garda, l’8 dicembre del 1943, lo stesso giorno di dicembre in cui liberammo Venaus. Venerdì incontreremo le realtà dell’antagonismo italiano, dei centri sociali, dell’autorganizzazione sociale per discutere di movimenti, di autonomia e percorsi di liberazione nei territori, partendo dalla nostra esperienza nel movimento no tav. Sabato la presenza della realtà nazionali del Patto di Mutuo Soccorso arricchirà il campeggio di altre esperienze che dalla nostra hanno tratto lo spirito di una lotta che giorno dopo giorno si estende. Sempre sabato abbiamo organizzato una marcia popolare, La Marcia delle Gorge per iniziare a prendere conoscenza con i prossimi probabili territori di lotta e ci metteremo in marcia per raggiungere da Giaglione Chiomonte, installando un presidio simbolico, in una sorta di gemellaggio popolare tra le terre libere di Venaus e quelle minacciate dal nuovo tracciato. Saranno sei giorni in cui parlare, discutere, stare insieme divertendosi e progettando un futuro senza Tav.
Come preparazione al campeggio parteciperemo alla due giorni di festa No Tav in Val Sangone, il 21 e il 22 luglio a Rivalta, organizzata dai comitati valsangonesi, con grigliate, dibattiti, musica e danze popolari, in un territorio che ha già alzato la testa, e sta rendendo sempre più forte organizzato il movimento.
comitato di lotta popolare no tav Bussoleno Centro sociale Askatasuna
martedì 24 h.20 cena h.21.30 assemblea popolare no tav
mercoledi' 25 h.20 cena h 21.30 Spettacolo teatrale: "cronache di ValTav" del gruppo Interezza al polivalente di Venaus
Gio. 26 GIORNATA RESISTENTE mattino visita alla Garda pomeriggio visita guidata ai "Sentieri della memoria sulle montagne di Condove" Serata Folk/Popolare h.20.00 cena h.22.00 LA LIONETTA (da Torino) h.23.30 AKKURA (da Palermo)
Ven. 27 h.18.00 assemblea delle realtà antagoniste "movimenti, autonomia e percorsi di liberazione nei territori, ri-partiamo dal No Tav" h.20.00 cena Serata Folk/Rock/Reggae h.22.00 THE ROOTSCALL (da Pinerolo) h.23.00 POLVERIERA NOBEL (Val di Susa) A seguire PATANE' e gli Schifida
Sab. 28 - h.10.30 incontro/assemblea tra alcune realtà del Patto Di Mutuo Soccorso h.15.00 ritrovo al presidio per "La Marcia delle Gorge", marcia popolare da Giaglione a Chiomonte, h.20.30 cena Serata Folk/Reggae h.22.00 EGIN (da Torino) h.23.00 JOVINE (da Napoli) A seguire Dj SAKKO(To), Reggae dj set nello spazio dance
Dom.29 "Diamo un calcio al tav" torneo di calcetto torneo di basket no tav chiusura del campeggio
31 agosto – 1 e 2 settembre al Presidio No Tav di Venaus – Val Susa
Nel settecentenario del rogo di dolcino nei luoghi della resistenza No Tav, tre giorni di iniziative per parlare di streghe e banditi, eretici e contadini insorti e del filo che annoda le lotte di ieri a quelle di oggi.
Tre giorni di incontri, conferenze, assemblee, proiezioni, mostre, banchetti, musica, danze, libagioni...
Si comincia:
Venerdì 31 agosto ore 21 “Stregoneria in Valle di Susa e dintorni”, con Massimo Centini.
Il filo rosso delle ribellioni popolari attraversa le epoche e i confini e si intreccia nella memoria facendosi cosa viva nelle lotte di oggi.
Il mondo in cui viviamo è costruito sullo sterminio di ogni dissenso e possibilità di vita autonoma. Ripercorrere i tentativi che nei secoli hanno rappresentato forme di resistenza e di alternativa al dominio dell’economia sull’umano, significa non soltanto riallacciare i fili della memoria della nostra storia ma anche ritrovare la radicalità delle questioni da loro poste. Questioni la cui attualità è immediatamente percepibile negli interrogativi che oggi attraversano i movimenti di resistenza ad un’idea di “progresso” che coincide con la ricerca sfrenata del profitto. Profitto per i soliti pochi, profitto ad ogni costo. Devastazione e saccheggio dei territori ma anche della vita e della libertà di noi tutti.
A 700 anni dal rogo degli eretici dolciniani, sconfitti dopo lunga resistenza, ci troveremo al presidio di Venaus, luogo simbolo di una resistenza che continua, per parlare di streghe, eretici, contadini insorti e del filo che annoda le lotte di ieri a quelle che oggi. Ne sono protagonisti i tanti che non credono che questo mondo di guerre feroci, torture, disuguaglianze, razzismo, saccheggio e devastazione dei territori sia il migliore dei mondi possibili.
Nel 1307 si concludeva sulle montagne biellesi l'ultima battaglia di Dolcino e degli "Apostolici" contro la crociata feudale. Questa battaglia resta nella storia come segno e memoria di un lungo conflitto. La lotta dei ribelli contadini ed eretici riemerge nei movimenti giacobini del 1796-99, nelle lotte democratiche del 1848, accompagna la formazione di gruppi operai di indirizzo anarchico e socialista a fine '800, nei nomi e nei luoghi dolciniani nella Resistenza e nelle lotte operaie degli anni '60.
Nel lungo cammino delle rivolte popolari l'epica lotta antifeudale ed egualitaria degli insorti dolciniani si dipana sul filo della memoria e del tempo.
Nel 2007 nei nostri territori si lotta contro il TAV, contro i tir, contro le emissioni dannose e contro tutte le nocività. Una lotta che dura da tanti anni, una lotta popolare senza un capo e contro il concetto di capo, fatta per sé e per tutti, per la riappropriazione della terra, della socialità, del futuro contro i potenti.
Un percorso di eguaglianza e libertà costruito giorno dopo giorno nelle assemblee popolari, nei comitati e dietro le barricate.
È una memoria che si intreccia con quella dei “touchini” del canavese e giunge sino ai giorni nostri lungo vallate dove la rivolta contro i potenti affonda le radici in un lungo percorso di eguaglianza e libertà e la memoria dell’eresia si fa eresia della memoria.
Programma
Venerdì 31 agosto ore 21 “Stregoneria in Valle di Susa e dintorni”, con Massimo Centini.
Sabato 1 settembre, ore 15,30
“La guerra dei contadini in Germania e Thomas Muntzer (1525)”
e “L’eresia di Dolcino, tra messianesimo egualitario e resistenza montanara”
con Roberto Prato e Gustavo Buratti (fondatore del Centro Studi Dolciniani).
Sabato sera, dopo la cena, musica dal vivo, balli popolari.
Domenica 2 settembre ore 10,30 “Davide Lazzaretti (1878), il profeta del Monte Amiata” con Gianni Repetto.
Dalle 15,30 Assemblea su Attualità delle lotte ereticali e prospettive delle lotte contro le nocività oggi.
Alle 21,30 proiezione del film-documentario: Dolcino, ribelle in Cristo.
Per il programma dettagliato, informazioni, approfondimenti ecc. consultare, da agosto, il sito internet eresiaerivolta.noblogs.org
Tel. 3386594361
31 agosto – 1 e 2 settembre al Presidio No Tav di Venaus – Val Susa
Nel settecentenario del rogo di dolcino nei luoghi della resistenza No Tav, tre giorni di iniziative per parlare di streghe e banditi, eretici e contadini insorti e del filo che annoda le lotte di ieri a quelle di oggi.
Tre giorni di incontri, conferenze, assemblee, proiezioni, mostre, banchetti, musica, danze, libagioni...
Sabato 1 settembre, ore 15,30
“La guerra dei contadini in Germania e Thomas Muntzer (1525)”
e “L’eresia di Dolcino, tra messianesimo egualitario e resistenza montanara”
con Roberto Prato e Gustavo Buratti (fondatore del Centro Studi Dolciniani).
Sabato sera, dopo la cena, musica dal vivo, balli popolari.
Il filo rosso delle ribellioni popolari attraversa le epoche e i confini e si intreccia nella memoria facendosi cosa viva nelle lotte di oggi.
Il mondo in cui viviamo è costruito sullo sterminio di ogni dissenso e possibilità di vita autonoma. Ripercorrere i tentativi che nei secoli hanno rappresentato forme di resistenza e di alternativa al dominio dell’economia sull’umano, significa non soltanto riallacciare i fili della memoria della nostra storia ma anche ritrovare la radicalità delle questioni da loro poste. Questioni la cui attualità è immediatamente percepibile negli interrogativi che oggi attraversano i movimenti di resistenza ad un’idea di “progresso” che coincide con la ricerca sfrenata del profitto. Profitto per i soliti pochi, profitto ad ogni costo. Devastazione e saccheggio dei territori ma anche della vita e della libertà di noi tutti.
A 700 anni dal rogo degli eretici dolciniani, sconfitti dopo lunga resistenza, ci troveremo al presidio di Venaus, luogo simbolo di una resistenza che continua, per parlare di streghe, eretici, contadini insorti e del filo che annoda le lotte di ieri a quelle che oggi. Ne sono protagonisti i tanti che non credono che questo mondo di guerre feroci, torture, disuguaglianze, razzismo, saccheggio e devastazione dei territori sia il migliore dei mondi possibili.
Nel 1307 si concludeva sulle montagne biellesi l'ultima battaglia di Dolcino e degli "Apostolici" contro la crociata feudale. Questa battaglia resta nella storia come segno e memoria di un lungo conflitto. La lotta dei ribelli contadini ed eretici riemerge nei movimenti giacobini del 1796-99, nelle lotte democratiche del 1848, accompagna la formazione di gruppi operai di indirizzo anarchico e socialista a fine '800, nei nomi e nei luoghi dolciniani nella Resistenza e nelle lotte operaie degli anni '60.
Nel lungo cammino delle rivolte popolari l'epica lotta antifeudale ed egualitaria degli insorti dolciniani si dipana sul filo della memoria e del tempo.
Nel 2007 nei nostri territori si lotta contro il TAV, contro i tir, contro le emissioni dannose e contro tutte le nocività. Una lotta che dura da tanti anni, una lotta popolare senza un capo e contro il concetto di capo, fatta per sé e per tutti, per la riappropriazione della terra, della socialità, del futuro contro i potenti.
Un percorso di eguaglianza e libertà costruito giorno dopo giorno nelle assemblee popolari, nei comitati e dietro le barricate.
È una memoria che si intreccia con quella dei “touchini” del canavese e giunge sino ai giorni nostri lungo vallate dove la rivolta contro i potenti affonda le radici in un lungo percorso di eguaglianza e libertà e la memoria dell’eresia si fa eresia della memoria.
Programma
Venerdì 31 agosto ore 21 “Stregoneria in Valle di Susa e dintorni”, con Massimo Centini.
Sabato 1 settembre, ore 15,30
“La guerra dei contadini in Germania e Thomas Muntzer (1525)”
e “L’eresia di Dolcino, tra messianesimo egualitario e resistenza montanara”
con Roberto Prato e Gustavo Buratti (fondatore del Centro Studi Dolciniani).
Sabato sera, dopo la cena, musica dal vivo, balli popolari.
Domenica 2 settembre ore 10,30 “Davide Lazzaretti (1878), il profeta del Monte Amiata” con Gianni Repetto.
Dalle 15,30 Assemblea su Attualità delle lotte ereticali e prospettive delle lotte contro le nocività oggi.
Alle 21,30 proiezione del film-documentario: Dolcino, ribelle in Cristo.
Per il programma dettagliato, informazioni, approfondimenti ecc. consultare, da agosto, il sito internet eresiaerivolta.noblogs.org
Tel. 3386594361